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Il 27 gennaio è il giorno della memoria, ricorrenza del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono per prime ai campi di concentramento di Auschwitz e liberarono i superstiti. Da quel giorno gli orrori dell’olocausto furono noti a tutto il mondo, non era possibile girare la testa da un’altra parte.
Vogliamo ricordare questa data parlando di una storia di una donna, una scienziata che ha passato gran parte della sua vita a Firenze, ovvero Enrica Calabresi.
Una storia che fino a qualche anno fa non era molto nota e che grazie alla tenacia e sensibilità di alcuni è riemersa dall’oblio tipico di molte delle storie dell’epoca.
Parliamo con Paolo Ciampi, giornalista direttore di Toscana Notizie e scrittore, vincitore anche di numerosi premi autore del un libro “Un nome” edito da Giuntina nel 2006 che parla di Enrica Calabresi e Ornella Grassi, attrice e regista, autrice del Docufilm “una donna, poco più di un nome”, 2019 che ha vinto il festival di “cinema e donne”, che parla di Enrica Calabresi.
Entrambi hanno raccontato questa storia con estrema sensibilità e allo stesso tempo rigore storico e per questo mi unisco al coro degli elogi e attestati di stima, poi li voglio ringraziare ancora per dedicarci il loro tempo e voler ancora una volta raccontare la storia di Enrica Calabresi.
Ospite della puntata
Paolo Ciampi
Paolo Ciampi è giornalista e scrittore fiorentino. È direttore di Toscana Notizie e ha pubblicato quasi trenta libri libri che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Dai suoi racconti sono stati tratti anche adattamenti teatrali e docufilm. “Viaggiatore lento e inquieto”, spesso le sue storie raccontano di avvenimenti e persone “che si nascondono nelle pieghe della storia” e che attraverso i suoi scritti diventano occasione di riflessione. Attivo nella promozione degli aspetti sociali della letteratura, tra le sue più note pubblicazioni “Un nome” edito da Giuntina nel 1996 che parla della vita di Enrica Calabresi.
Ospite della puntata
Ornella Grassi
Ha iniziato a lavorare giovanissima, all’età di cinque anni, in trasmissioni radiofoniche per bambini della RAI. Dopo aver seguito studi classici, si è laureata in lingue all’Università degli Studi di Firenze. E’ attrice televisiva e sceneggiatrice di alcuni monologhi teatrali e radiodrammi; ha organizzato con il Comitato Pari Opportunità della Regione Toscana il corso Bacchette in rosa dedicato alle donne direttori di orchestra.
E’ autrice del docufilm “In guerra senza uccidere ” sulla campagna di Russia nella seconda guerra mondiale e del docufilm “Una donna, poco più di un nome” dedicato alla storia di Enrica Calabresi vincitore miglior documentario festival internazionale di cinema e donne 2019.
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