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51_La Villa di Rusciano
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La Villa di Rusciano è una delle ville che sorgono sulle colline che circondano il centro di Firenze a sud. E’ più appropriato parlare del Possesso di Rusciano in quanto il complesso comprende non solo la villa ma anche i suoi poderi e case coloniche.

L’origine si fa risalire ad il podere di Roscio, insediamento di coloni durante la centuriazione romana . Il primo documento risale al 781, durante il soggiorno di Carlo Magno che donerà alla Basilica di San Miniato la “casa “ di Rusciano .

La dimora di campagna divenne “villa” nella metà del 400 con la Famiglia Pitti che secondo il Vasari chiamò Brunelleschi per ingrandire e modificare la casa padronale. Oltre a Filippo Brunelleschi a cui viene attribuita anche la scala marmorea, va ricordato Luciano Laurana per gli elementi ornamentali in pietra dei caminetti, porte ecc..

Luca Pitti vendette la villa a Lorenzo il Magnifico – acquirente per conto della Repubblica fiorentina – e nel 1472 fu donata a Federico da Montefeltro, condottiero delle milizie fiorentine, come compenso per il successo militare nell’assedio di Volterra. Sulla facciata Nord al lato dell’ingresso alla villa era murato un tondo marmoreo con il ritratto Federico da Montefeltro, la cui scomparsa è stata denunciata dai cittadini del comitato per la difesa di Rusciano al nucleo dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale.

Rusciano nacque dunque come dimora di campagna, ma la sua vicinanza al centro cittadino, l’ha sempre sempre legata direttamente alla vita urbana di Firenze .

La sua attuale consistenza è di circa 5000 mq che si sviluppano su 4 livelli , oltre 3200 mq di arre scoperte tra cui il giardino di inverno e il piazzale sul lato nord. Parte integrante della villa è l’area circostante : il parco e le aree agricole che un tempo si estendevano anche nelle zone pianeggianti dell’attuale quartiere di Gavinana, con poderi e case coloniche tra cui Casa Mattonaia su via di Ripoli e Il Torrione in via Fortini.

All’inizio del 900 la villa fu di proprietà del Barone Van Stumm , ma con la prima guerra mondiale , essendo un bene di un suddito nemico la Villa fu sequestrata e passò al Demanio e successivamente acquista come propria sede 1926 dall’Istituto Vittorio Veneto , istituto di beneficenza per gli orfani di guerra.

1977 Con delibera 196 della Regione Toscana, dopo l’estinzione dell’IPAB, i beni ad uso pubblico, furono donati al Comune di Firenze con il vincolo di creare centri e servizi per i minori. Venne poi affittata alla Provincia per sede del liceo scientifico Gobetti che ci rimase fino al 1997 . Attualmente è sede della Direzione Ambiente del Comune di Firenze.

Rimandiamo tutti gli approfondimenti a una ricca bibliografia su Rusciano, ricordando i testi di Corinna Vasic, Carla Romby e a una lettura storico-urbanistica di Firenze e le sue Ville di Roberto Budini Gattai, articoli ripresi nella rivista online “Perunaltracitta’.

Ospiti della puntata

Giovanna Sesti


Giovanna Sesti, Architetto, è stata consigliera del Quartiere 3 di Firenze e per anni è stata attiva nel Comitato Beni Comuni.

Ospiti della puntata

Paolo Degli Antoni

Paolo Degli Antoni, è stato funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.