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Versione testuale (incipit)
Quasi tutti lo sanno: la città di Firenze ha origini romane e anticamente si chiamava Florentia.
Il suo “ombelicus”, il centro, era in piazza della Repubblica, più o meno dove ora si trova la colonna dell’Abbondanza, che ancora ci ricorda il punto di fondazione.La città, all’origine, era piuttosto piccola e di forma regolare, quasi un rettangolo, perfettamente orientata secondo i punti cardinali.
Aveva come confini quelli che oggi sono a nord piazza del Duomo, a sud piazza del Mercato Nuovo e piazza della Signoria, a est via del Proconsolo, e infine a ovest via de’ Tornabuoni.
La sua fondazione è legata alla lex julia: una legge che assegnava terreni da coltivare ai veterani che avevano servito l’esercito di Roma.
In Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, Giorgio Vasari e i suoi collaboratori hanno rappresentato questo evento in modo eloquente e sontuoso: sul soffitto si vede Giulio Cesare assistere alla fondazione e il giglio che sventola in alto, una scena oggi simile alla posa della prima pietra.
L’immagine è suggestiva, ma non troppo fedele a ciò che avvenne davvero, perché al momento della fondazione effettiva Cesare era già morto da almeno quindici anni.
Oggi, infatti, sappiamo che essa avvenne tra il 30 e il 15 a.C., purtroppo non sappiamo la data esatta.
D’altro canto, lo scopo del Vasari non era certo quello di documentare la storia, ma piuttosto quello di glorificare la Firenze di Cosimo I de’ Medici.
La domanda che sorge spontanea è: perché Firenze viene fondata proprio qui? Il suo territorio era completamente vergine, o era già abitato? Cosa c’era prima della città?
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