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Nella seconda metà del 1300 ha origine l’Umanesimo. L’Umanesimo è quel “periodo storico che culminerà nel XV e che si caratterizza per un più intenso studio del mondo classico, per una conoscenza profonda della lingua e letteratura greca e latina” (Cicerone, soprattutto). L’uomo diventa “autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica.” Ebbe tra i suoi esponenti e padri fondatori Petrarca, Boccaccio, Emanuele Crisolora, Poggio Bracciolini, Niccolò Niccoli e molti altri. Ogni ogni letterato e ogni artista però ha vissuto e interpretato nelle proprie opere l’umanesimo secondo il proprio pensiero e così fu anche per Filippo Brunelleschi. Proprio di questo aspetto ci ha parlato Antonio Natali, perché solo comprendendo la cultura su cui sono fondano le opere brunelleschiane se ne può cogliere pienamente la bellezza.
Ospite della puntata
Antonio Natali
È stato per molti anni direttore della Galleria degli Uffizi. Professore ordinario di Storia dell’arte moderna. Dal 2000 al 2010 ha insegnato Museologia all’Università di Perugia. Si è occupato prevalentemente di scultura e di pittura del Quattrocento e del Cinquecento toscano, ma non solo. È autore di numerose pubblicazioni e curatore di molte mostre tra cui le tre famosissime a Palazzo Strozzi su Bronzino, Pontormo e Rosso e poi sul Cinquecento.
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